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			TRIESTE CONFINA CON BROADWAY 
			
				
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					Non ci 
					sono aggettivi a sufficienza per descrivere l'incredibile 
					serata che abbiamo vissuto il 3 gennaio al Politeama 
					Rossetti di Trieste, con Musical StarTS: e non si poteva 
					cominciare nel migliore dei modi il 2011, in compagnia di 
					questi 15 performer triestini e friulani che con energia, 
					passione e tanto, tanto talento, hanno offerto alla città una 
					prova entusiasmante del loro lavoro. 
					Capifila dello spettacolo, e grandi mattatori della serata 
					con i loro intermezzi che "cucivano" e introducevano i vari 
					numeri dello show, Davide Calabrese e Riccardo Berdini; i 
					loro duetti verbali, un po' in dialetto, un po' in italiano, 
					sono stati dei piccoli capolavori di autoironia tutta 
					triestina. Non da meno gli altri comprimari, che in rigoroso 
					ordine alfabetico è giusto citare tutti: Beatrice Berdini, 
					Giorgio Borghes, Paola Camber, Andrea Centi, Elisa Colummi, 
					Cristina d'Amore, Daniel Favento, Eleonora Lana, Daniela 
					Pobega, Tania Polla, Stefania Seculin, Gianluca Sticotti e 
					Fabio Vagnarelli, quest'ultimo - originario di Gubbio - a 
					sostituire Mattia Lanteri (che con affetto salutiamo). 
					Guidati dalla mano sapiente di Fabrizio Angelini, che in 
					meno di 24 ore ha rimesso in piedi uno spettacolo già andato 
					in scena quattro mesi fa e con gran parte dei protagonisti 
					impegnati a Roma, Milano e in ogni dove in altre produzioni, 
					i Musical StarTS hanno dato il meglio di sé, e lo spettacolo 
					ha funzionato alla grande. 
					Shawna Farrell - la direttrice della Bernstein School of 
					Musical Theatre di Bologna, presente quasi a sorpresa alla 
					serata e seduta nella fila davanti alla mia, ammirava 
					estasiata i "suoi" ragazzi cresciuti a pane e musical al 
					Rossetti ed accuditi e formati alla BSMT, mentre uno dopo 
					l'altro affrontavano con sicurezza, dispensando emozioni a 
					piene mani, le più belle pagine da grandi e piccoli musical, 
					da titoli arcinoti a pezzi per intenditori. 
					Sicuramente i brani corali sono quelli in cui il cast ha 
					espresso al massimo la propria potenza e versatilità, dal 
					numero iniziale "The New World" (da Songs for a New World - 
					J. Robert Brown), passando per un medley da Oklahoma!, a "Somebody 
					to Love" da We Will Rock You tutto al femminile, da "Song of 
					Purple Summer" da Spring Awakening, all'emozionante "Seasons 
					of Love" da Rent che ha chiuso il primo atto, con la voce di 
					Daniela Pobega un palmo sopra le altre; e poi i precisi e 
					sorprendenti "piccoli" - già rodati dalla partecipazione 
					all'allestimento di Evita dello scorso giugno - che assieme 
					a Davide Calabrese hanno dato vita ad un quadro da Oliver! 
					che ha aperto la seconda parte, proseguita con un medley da 
					Chess (che ricordo sarà al Rossetti ad aprile!) e il suo 
					brividoso "Anthem", e poi un travolgente "Run Freedom Run" 
					da Urinetown, un commovente "21 Guns" da American Idiot e un 
					potente ed emozionante "One Day More" che ha chiuso in un 
					tripudio di applausi la serata ufficiale. 
					Fondamentale il contributo della musica dal vivo con una 
					band di quattro elementi, capitanati da Fabio Valdemarin 
					(pianoforte e tastiere) e con Marco Steffé (chitarre), 
					Francesco Cainero (basso) e Marco Vattovani (batteria e 
					percussioni). Ed altrettanto di grande impatto visivo il 
					grande schermo che fungeva da scenografia, a proiettare 
					immagini evocative e i loghi dei vari musical via via 
					oggetto della scaletta. 
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			Tra i pezzi da solista, o in coppia, o in trio, o in 
			quartetto, c'è stato solo che l'imbarazzo della scelta in quanto a 
			bravura e brividi. Ma a questo punto, citiamoli tutti. "The Music of 
			the Night", in versione duetto Vagnarelli-Lana; la simpatica "You're 
			nothing without me" da City of Angels per Borghes-Favento; "La Bella 
			e la Bestia", nella versione italiana, col trio 
			Polla-Sticotti-Colummi, attualmente impegnato proprio 
			nell'allestimento della Stage a Roma; "Castle on a Cloude" con la 
			piccola Matilde Marino e poi "I Dreamed a Dream" per la Colummi; 
			un'eccezionale Stefania Seculin nell'interpretazione di "Send in the 
			Clowns"; "Mamma Mia!" per la Camber; una sentita interpretazione di 
			"Sunset Boulevard" per Berdini; del medley da Chess ne ho già 
			parlato, ma vi ha spiccato "I know him so well" per Polla-Seculin e 
			"Nobody's Side" per Pobega; un travolgente e impagabile Davide 
			Calabrese con la sua versione italiana di "Betrayed" da The 
			Producers; si è volato altissimo con "Defying Gravity" per Beatrice 
			Berdini ed Eleonora Lana; una toccante "The Letter" da Billy Elliot 
			con un altro enfant prodige, il piccolo Francesco Felician in coppia 
			con Stefania Seculin; e poi lo spassoso medley da Spamalot, altro 
			titolo internazionale che arriverà al Rossetti in primavera, e che 
			ha offerto tre divertenti duetti per Calabrese-Favento ("Always look 
			at the Bright Side of Life), Calabrese-Colummi (la versione italiana 
			di "The Song that Goes Like This"), e Calabrese-Pobega ("Find Your 
			Grail"). 
			Inatteso bis con i bambini in "When Children Rule the World" da 
			Whistle Down the Wind e la travolgente "Don't Stop Believing" da 
			Rock of Ages, che è anche la sigla del serial-musical-cult "Glee". 
			Insomma, una serata-evento che ha bissato, e migliorato di gran 
			lunga, la già eccezionale prova di settembre, e che tutti si 
			augurano possa ripetersi. 
			"Non è stato facile, ma quando c'è dell'ottimo terreno fertile su 
			cui lavorare, i risultati si vedono", mi ha detto Fabrizio Angelini, 
			raggiante, dietro le quinte, mentre Davide Calabrese coccolava la 
			Rosa d'Argento assegnata a tutta la compagnia dall'Associazione 
			Commercianti al Dettaglio di Trieste, promotore della serata. 
			Su youtube e facebook cominciano a circolare i primi video 
			amatoriali dell'eccezionale serata. Cercateli, merita davvero. hair extensions uk 
			 
			
			
			Francesco Moretti 
			
			  
			
			  
			
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