MAYA HAKVOORT

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una suggestiva immagine di Maya Hakvoort
al Castello Miramare

Trieste, 28 maggio 2004 - Una visione: la principessa Sissi che passeggia nel parco del castello di Miramare. Uno dei luoghi cari alla consorte dell'imperatore Francesco Giuseppe; da qui, infatti, partiva per i suoi lunghi viaggi nel Mediterraneo. L'abito è quello; lo sguardo, il portamento, anche. Cos'è, un sogno? No, semplicemente si stanno realizzando le foto promozionali per quello che si annuncia come l'evento musicale dell'estate, l'allestimento in forma di concerto di "Elisabeth", il musical in lingua tedesca di maggior successo della storia.

Nei panni della principessa c'è Maya Hakvoort, stella fra le stelle del musical tedesco, bella, forte e volitiva come il personaggio che ha interpretato per cinque anni a Vienna, dal 1993 al 1998, e che ora ha ripreso per l'allestimento – rinnovato - in occasione del decennale.

La incontro forse nel posto più adatto: la sala del trono.

Cosa provi ad interpretare Elisabeth proprio qui, a Miramare?

E' meraviglioso essere qui, nei luoghi dove è stata lei, c'è sempre una bella atmosfera. Capisco perché adorava questo posto: la luce, il clima, la vista sul mare... sarà una grande emozione interpretare Elisabeth proprio qui!

Qual è l'immagine che questo musical dà di Elisabeth, a differenza dei famosi film con Romy Schneider?

Il musical è molto critico nei confronti di Elisabeth, specie nel mostrare il suo carattere: non era poi così "graziosa" come ce la mostrava Romy Schneider! Ed è particolarmente spietato quando racconta il suo invecchiare, mostrando che dopotutto era lei la sola responsabile della sua esistenza così difficile... perché lei diventò fredda e dura quando capì che non aveva via d'uscita. Nei film, invece, viene mostrato solo il mondo esterno di Elisabeth, ed è da biasimare; nel musical, invece, sono presenti entrambe le facce della medaglia. Elisabeth nasce già con un carattere difficile, si ritrova in un mondo altrettanto difficile che le rende difficile fare le scelte giuste.

In questo musical uno dei personaggi principali è la Morte...

Si, la Morte ha una importante relazione con Elisabeth, la corteggia, la insegue, le sta accanto... Elisabeth sognava una vita che non era qui sulla Terra, e la Morte per lei rappresentava la libertà, un cercare di fuggire da una gabbia; era l'aria aperta, il mare...

Cosa c'è di te in Elisabeth, e cosa di Elisabeth c'è in te?

Quando ero più giovane ero molto idealista, pensavo di avere il mondo sotto i piedi, e mi pareva di poter ottenere tutto ciò che volevo; ma crescendo ti scontri con la realtà, affronti le prime delusioni, e ti rendi conto che non tutto va come vorresti; in questo mi ritrovo in Elisabeth, anche se all'inizio per me era difficile entrare nel personaggio, rendere quella personalità dura che sarebbe diventata. Spero di non diventare mai come lei, ma è comunque una grande sfida per un'attrice recitare quella parte della sua vita, rendere il suo fanatismo, ed è molto stancante... però mi identifico con lei quando sono sul palco, mi piace piacere agli altri, farmi bellissima; e pensare che nella vita privata sono molto naturale, acqua e sapone...

Ma dopo migliaia di performance, è cambiato qualcosa nell'approccio al tuo personaggio?

Si, l'ho capita sicuramente di più, e provo tanta pietà per lei. Ogni sera, quando la interpreto, mi piace pensare, e ci credo, che da lassù mi stia guardando; ed è innegabile che abbia cambiato un po' anche me, in tutti questi anni. Dopo essere diventata madre anch'io, un anno fa, capisco esattamente cosa voglia dire per una madre perdere un bambino, ci metto molto più sentimento, ora, quando nel musical il figlio di Elisabeth muore... perché so davvero cosa significherebbe per una madre! E sera dopo sera, mi sento sempre più vicina a lei.

Qui canterai una canzone in italiano, una nuova sfida?

No, che io sappia canterò un solo verso in italiano... Lucheni, che è il narratore, canterà e parlerà in italiano molto più di me... ma che canti in italiano o in tedesco, l'emozione sarà la stessa!

Certo che a vederla seduta sul trono, per i tanti visitatori che in quel pomeriggio affollavano il castello, l'emozione era già tanta. Che saprà regalarci di nuovo, ne siamo certi, dal 21 al 27 luglio al Castello di Miramare.

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