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					MICHAEL BALL DI LAURA CONFALONIERI
 Michael Ashley Ball nasce il 27 giugno 1962 a Bromsgrove, 
					poche miglia a sud di Birmingham, secondo figlio di Tony, 
					inglese, e Ruth, gallese. Giacchè nonno e zio materni sono 
					tenori e nel Regno Unito il Galles è considerato 
					un’inesauribile miniera di ugole d’oro, il nostro non si 
					stanca di proclamare di averne ereditato la voce. Già a 4 
					anni doveva esserne fermamente convinto, giacchè durante una 
					vacanza a Torquay, Devon, sale su un palcoscenico a cantare 
					“My Favourite Things” da “The Sound of Music”, il musical 
					preferito della sua mamma.
 Sopravvissuto ad un’infanzia errabonda (fra Crapstone e 
					Farnham la famiglia vivrà per tre anni in Sudafrica) e ad 
					un’attività sportiva che spazia dal rugby ai pattini da 
					ghiaccio al deltaplano al paracadute e un corso da bagnino, 
					nel 1981 si iscrive alla Guildford School of Acting, 
					diplomandosi in recitazione tre anni più tardi. Gli piace 
					vantarsi di non aver mai preso lezioni di canto. Sarà per 
					questo che nei concerti lascia a suoi backing vocalists il 
					compito di portare a termine i suoi acuti. I critici più 
					bonari si contentano di definirlo “crooner”.
 Dopo il diploma ottiene il ruolo di Giuda/Giovanni il 
					Battista in "Godspell" all’Arts Centre di Aberystwyth, 
					Galles. David Kelsey gli offre poi un ruolo in “Sweet 
					Charity” all’Haymarket Theatre di Basingstoke. Lì il 
					direttore artistico Ian Mullins gli offre un ruolo in “The 
					Adventures of Mr Toad”. In seguito la produzione si sposterà 
					al Theatre Royal di Winchester. Si presenta poi alle 
					audizioni per il coro in una nuova produzione de "The 
					Pirates of Penzance" all’Opera di Manchester. Lo scelgono 
					fra 500 candidati per il ruolo di Frederic. Paul Nicholas, 
					star dello show, insiste coi giornalisti che intervistino 
					anche il nuovo arrivato, cui predice un futuro da star.
 Il produttore Cameron Mackintosh, sempre alla ricerca di bei 
					ragazzi (stavolta per un nuovo musical intitolato "Les 
					Misérables", che la Royal Shakespeare Company sta per 
					mettere in scena al Barbican Centre), legge le critiche 
					dello show in "The Stage" e si fa faxare una foto del 
					debuttante. Michael ottiene il ruolo di Marius e debutta nel 
					West End. E’ il 1985; lo show si trasferisce poi al Palace 
					Theatre. Sceso dalla nave pirata e prima di salire sulle 
					barricate, Michael ha anche avuto la sua prima apparizione 
					televisiva - Malcolm Nuttall in una puntata in una delle sue 
					soap-opere preferite, "Coronation Street". Registra anche i 
					musical “Rage of the Heart” e “Metropolis”
 . Dopo un grave incidente col paracadute (che gli costerà 14 
					operazioni) e susseguenti attacchi di panico che lo 
					allontaneranno per un po’ dalle scene, nel 1987 rileva da 
					Steve Barton il ruolo di Raoul in "Phantom of the Opera". 
					Nel 1988 fa da spalla a Sarah Brightman durante il tour “The 
					Songs of Andrew Lloyd Webber”.
 Nel 1989 Andrew Lloyd Webber gli offre la parte di 
					protagonista nel suo nuovo musical al Prince of Wales 
					Theatre, “Aspects of Love”. La sua aria principale "Love 
					changes everything" anticipa in forma di singolo l’apertura 
					dello show, restando per settimane al primo posto delle 
					classifiche inglesi e diventando disco d’argento. Per la sua 
					interpretazione di Alex il Variety Club of Great Britain lo 
					nomina "Most Promising Artiste of 1989". L’altro singolo, 
					“The First Man You Remember”, lo consacra alle casalinghe 
					d’Inghilterra. Una di loro, Angela McGowan, convince sua 
					cognata Cathy, famosa per i suoi servizi televisivi su moda, 
					attualità e musica, ad intervistarlo. L’ex “Queen of the 
					Mods”, sulla breccia da quando lui era in fasce, gli insegna 
					a vestirsi e cura la sua pubblicità. Da allora sono una 
					coppia. Le altre madri di famiglia devono accontentarsi di 
					vederlo in trasmissioni TV quali “The Saturday Picture 
					Show”, “Late Expectations”, “3-2-1”, “Miss England” e “The 
					Gloria Hunniford Show” – in Italia gli equivalenti sarebbero 
					“Uno Mattina”, “La prova del cuoco” (il nostro gode fama di 
					valente cuciniere), “Lotto alle otto” etc. Nel 1990 
					“Aspects” sbarca per la prima volta a Broadway, al 
					Broadhurst Theatre. Anche se il novellino durante le 
					repliche riceve le congratulazioni di Howard Keel (passato 
					da protagonista di musical leggendari come “Sette Spose per 
					sette fratelli” e “Show Boat” a cameo di “Dallas” e “Love 
					Boat”), lo show chiude presto.
 Di ritorno da New York, nel 1992, Michael va a Malmö, in 
					Svezia, a rappresentare il Regno all’"Eurovision Song 
					Contest" con "One Step Out of Time". Seicento milioni di 
					persone lo vedono arrivare secondo (139 voti), per di più 
					dietro a un’irlandese – Linda Martin, che raccoglie 155 voti 
					con “Why Me?”
 Tuttavia il singolo e il suo primo album, "Michael Ball", 
					raggiungono il primo posto in classifica in poche settimane. 
					Da allora undici dei suoi album sono diventati dischi d’oro, 
					compreso il più recente, "Centre Stage". Al primo album 
					segue il primo tour nazionale. Sono 7 a tutt’oggi, e le 
					apparizioni “open air” non si contano: il cinquantesimo 
					anniversario del VE Day a Hyde Park, i “Liverpool Summer 
					Pops”, Hampton Court, il “Chelmsford Spectacular”, le 
					olimpiadi europee giovanili, la cerimonia d’apertura dei 
					Mondiali di Rugby (1999), il Royal Variety Show e il 
					quarantesimo anniversario della regina. Altri singoli del 
					1992: “No More Steps To Climb”, “It's Still You” e “Michael 
					Ball”. Nel 1993 il secondo tour e l’incisione di "West Side 
					Story" col soprano Barbara Bonney. Parte su ITV la prima 
					serie di "Michael Ball", sei puntate in cui dialoga e duetta 
					con Wet Wet Wet, Ray Charles, Take That, Tammy Wynette, 
					Chris Isaak, Montserrat Caballé, Elaine Paige, Cliff 
					Richard, Harry Connick Jr., Gloria Estefan, Dionne Warwick e 
					i Bee Gees. Esce il singolo “Sunset Boulevard” (ma aveva 
					rifiutato d’interpretare Joe Gillis in teatro, perchè 
					riteneva la parte troppo esigua) e il suo secondo album "Always" 
					debutta al terzo posto in classifica in settembre. Per 
					l’album seguente, "One Careful Owner" firma un contratto in 
					esclusiva con la Sony. Distribuito nell’agosto 1994, diventa 
					presto d’oro. Seguono i singoli “From Here To Eternity”, 
					“The Lovers We Were” e “Wherever You Are”, e la seconda 
					serie di "Michael Ball" (7 serate, ospiti Tony Bennett, 
					Cher, George Martin, Larry Adler, Erasure, Joe Cocker, Lulu, 
					James Brown, Marcella Detroit, Julio Iglesias, Robert Palmer, 
					Montserrat Caballé, D-Ream, Emmy Lou Harris, Daryl Hall e 
					Shirley Bassey), un terzo tour e la distribuzione della sua 
					compilation "The Best Of Michael Ball". Nel 1995 registra 
					uno special natalizio per la Carlton TV (trasmesso la sera 
					della vigilia, ospiti Dusty Springfield e Michael Bolton) e 
					reinterpreta Marius nel concerto del decimo anniversario di 
					"Les Misérables" alla Royal Albert Hall. Per Channel 4 gira 
					il film "England, my England", in cui interpreta il ruolo 
					del compositore Henry Purcell. Escono “World in Union 
					Anthems (per i Mondiali di Rugby)”, e “Coronation Street 
					35th Anniversary”.
 L’anno seguente è Giorgio al Queen’s Theatre nella 
					produzione londinese di "Passion", che regala al suo 
					compositore, Stephen Sondheim, il London Evening Standard 
					Theatre Award for Best New Musical, oltre a qualche Tony. 
					L’anno dopo ne registrerà la versione in forma di concerto 
					dal vivo. Escono anche due nuovi album, "The Musicals" e 
					“First Love”, il singolo “(Something Inside) So Strong” e 
					parte un altro tour.
 Il 1997 si apre con la distribuzione del primo video dal 
					vivo, un concerto dato l’anno precedente a Glasgow. Seguono 
					altri due concerti all’aperto (Bedford e Barnstaple) e un 
					tour, che in autunno culmina in 11 serate all’Opera di 
					Blackpool.
 Il 1998 è dedicato ad amici (uno special TV per la BBC, 
					“Michael Ball & Friends”) e protettori: un concerto per il 
					cinquantesimo compleanno di Andrew Lloyd Webber alla Royal 
					Albert Hall, il gala "Hey Mr. Producer!" per i trent’anni di 
					carriera di Cameron Mackintosh al Lyceum Theatre e il 
					concerto benefico "Sondheim Tonight" al Barbican Centre.
 Distribuisce l’album “Songs Of Love”. Il Variety Club of 
					Great Britain gli assegna il premio “Best Recording Artiste 
					of 1998”. I concerti includono il “Chelmsford Spectacular” e 
					i “Liverpool Summer Pops” con la Royal Liverpool 
					Philharmonic Orchestra. Nel 1999 arriva il primo 
					platino:"The Movies", con oltre mezzo milione di copie, è 
					tuttora il suo album più venduto. Registra il cd di "Whistle 
					Down The Wind", il disco che riunisce le più belle arie (in 
					versione pop) tratte dall'omonimo musical di Lloyd Webber 
					cantate da famose star.
 Passa la primavera del 1999 in tour – 21 città e oltre 
					75mila spettatori. La tappa della Royal Albert Hall, dove 
					esegue "Someone Else's Dream”, scritta a quattro mani con 
					l’autore irlandese Brian Kennedy, segna il suo debutto di 
					cantautore. La fine del giro, 7 maggio, lo porta per la 
					prima volta sul Continente, al Theatre Carre di Amsterdam. 
					Seguono concerti a Hampton Court, ai “Liverpool Summer Pops”, 
					e ai castelli di Howard, Glamis e Longleat. Il 26 luglio il 
					Theatregoer's Club of Great Britain lo nomina "The most 
					popular Musical Stage Actor" degli ultimi 21 anni. In 
					settembre dà concerti in Irlanda. Alla fine dell’anno 
					distribuisce il nuovo video "Michael Ball – Live at the 
					Royal Albert Hall": altro primo posto in classifica e altro 
					platino in poche settimane. Le massaie potranno anche 
					mettere sotto l’albero un CD “special edition live” del 
					concerto, oltre ad un nuovo album di Natale, “Christmas” col 
					secondo brano scritto da Michael, "Light a candle". Il 4 
					novembre finisce un altro tour - 26 date, comprese due alla 
					Royal Albert Hall. Il Welsh College of Music and Drama lo 
					nomina membro onorario. La notte di San Silvestro canta per 
					oltre centomila persone a Kuala Lumpur, Malaysia.
 Il 2000 lo porta in concerto con Michel LeGrand e, a marzo, 
					a Edimburgo. L’album d’oro dell’anno è "This Time... It's 
					Personal". In agosto visita gli USA per promuovere la 
					distribuzione del video "Live at the Royal Albert Hall", nel 
					frattempo trasmesso dalla PBS. Cinque le apparizioni nei 
					suoi studi in Maryland, Washington, New York, Detroit e 
					Connecticut.
 Settembre, ottobre e novembre tour nazionale con 
					distribuzione di CD (altri due brani scritti con Kennedy - 
					"Just When" e "Never Coming Back") e video "This Time... 
					It's Personal". Nelle classifiche il CD arriva al ventesimo 
					posto e il video al terzo. Distribuisce anche “Secrets Of 
					Love”, oltre ad una riedizione di “Always” e “The Collection”
 . Il 10 marzo del 2001 il primo ed unico concerto 
					australiano, al Lyric Theatre di Sydney, in occasione della 
					distribuzione di alcuni suoi album laggiù. Al rientro una 
					serata ai “Midsummer Classics” alla Royal Albert Hall, due 
					ad Harrogate, una ai “Liverpool Summer Pops”, una a Audley 
					End e una a Chelmsford. Distribuisce anche la compilation 
					“Stage and Screen”
 . Sam Mendes, regista di “American Beauty” e direttore del 
					palcoscenico “alternativo” del Donmar Warehouse, gli propone 
					di participare ad un ciclo di serate dal titolo “Divas at 
					the Donmar”. Col regista Jonathan Butterell (conosciuto ai 
					tempi di “Passion”) e il pianista Jason Carr, Michael si 
					produce in un ciclo di canzoni, “Alone Together”. Ignorato 
					dalle nominations per il premio Olivier, rifiuta le offerte 
					di altri teatri londinesi di ricreare lo show per loro e 
					pensa di portarlo in America. Lo ferma l’11 settembre. Poco 
					male: ci sono pur sempre video e DVD.
 Dopo una delle serate al Donmar i produttori della versione 
					teatrale di un vecchio film Disney, “Chitty 
					Chitty Bang Bang”, lo ingaggiano per portare in scena il 
					ruolo di Caractacus Potts, già di Dick Van Dyke. Accetta; in 
					aprile il debutto al London Palladium. A questo spettacolare 
					musical per bambini ha sacrificato un tour australiano (in 
					programma per il febbraio 2002) e un tour nazionale in 
					maggio. In compenso è tornato alla Royal Albert Hall in 
					“Rhapsody in Rock” a novembre e ha fatto un mini-tour prima 
					di Natale – 5 date. A giugno è tornato all’Hampton Court 
					Palace Festival, ha festeggiato i suoi primi quarant’anni (nonchè 
					i primi dieci del suo fan club) all’Equinox di Londra e dato 
					ancora un paio di concerti all’aperto a Blickling Hall e 
					Marble Hill.
 Fondatore dell’ente benefico “Research into Ovarian Cancer”, 
					ha inciso nel 1995 il singolo “The Rose” per raccogliere 
					fondi. Ogni tanto tiene audizioni per il Surrey County 
					Council, che dà borse di studio per la Guildford Drama 
					School.
 
 Discografia consigliata: "Aspects of Love" (Polydor),
					
					"Les Misérables" (qualunque delle tre), "Sondheim 
					Tonight" (TER), "Hey Mr. Producer!" (First Night Records).
 
 Laura Confalonieri
 
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