FLORIANA MONICI

Intervista rilasciata il 19 gennaio 2008 a Torino

 

Ha debuttato il 17 gennaio al Teatro Alfieri di Torino la nuova edizione di “A Chorus Line”, ancora una volta con la regia associata di Saverio Marconi e Baayork Lee. Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia della Rancia e da Giacaranda. Amicidelmusical.it ha incontrato Floriana Monici, che nello spettacolo interpreta il ruolo di Maggie.

Il musical è in scena fino al 10 febbraio all’Allianz Teatro di Assago (Milano).

 

“Nasco ballerina, ho studiato danza a Sorrento e a 19 anni mi sono trasferita a Roma per fare questo mestiere. Il canto ancora non l’avevo scoperto, è venuto dopo. Con “Grease” (edizione Cuccarini) è iniziata la mia grande avventura nella Compagnia della Rancia. Dopo ci fu “Hello Dolly”, nella cui ripresa stagionale ho sostituito un’attrice nel ruolo di Ernestina Facile. Quel momento, forse, mi ha consacrato come attrice.  E ancora, piccoli ruoli in “A qualcuno piace caldo”: il maestro Giovanni Maria Lori aveva notato la mia particolare predisposizione per il canto e mi aveva affidato alcune frasi cantate dello spettacolo; “Sette spose per sette fratelli”. Nella mia carriera torna “Grease”, nel quale, dal 2004, ho interpretato il ruolo di Rizzo: un ruolo che non dimenticherò mai, perché da lì ho cominciato a vedere il mio nome sui giornali e su Internet. Subito dopo è arrivato “Tutti insieme appassionatamente”, del quale ho interpretato entrambe le edizioni, sia quella con Michelle Hunziker, sia la successiva, dove ricoprivo il ruolo della Madre Superiora”.

 

Per una ballerina direi che i ruoli che hai citato sono tutti vocalmente molto impegnativi…

Infatti tutto questo lavoro così complicato mi sta servendo adesso che sono entrata a far parte del cast italiano di “Chorus Line”, nel ruolo di Maggie!

 

Uno spettacolo molto particolare…

Alle audizioni eravamo veramente tanti. Il tutto è durato 3 giorni, a Roma: iniziavamo al mattino alle 9 e io sono arrivata a cantare a mezzanotte per essere provinata per un ruolo! Si può dire che quell’audizione è servita poi a costruire lo spettacolo, perché è di questo che il testo parla, della condizione umana e soprattutto della condizione dei ballerini, che ogni giorno si trovano ad affrontare provini e molto spesso vengono scartati, come nel caso del ruolo che interpreto nello spettacolo.

 

Avete affrontato un lungo periodo di prove per prepararvi allo spettacolo…

Come i calciatori vanno in ritiro, noi andiamo a provare a Tolentino! E’ durato un mese, forse poco per fare “Chorus Line”, perché ci sono tante informazioni, non c’è solo la danza. Quando con il coreografo abbiamo montato per la prima volta il famoso finale, tutti vestiti d’oro, posso assicurarti che ho pianto, perché mi sono detta: “Cavolo, sono arrivata a fare Chorus Line!” Forse chi fa questo mestiere sa cosa vuol dire, chi ne è al di fuori probabilmente non si rende neanche conto di quanto sia impegnativo e pesante.

 

La mancanza dell’intervallo è proprio prevista nella struttura dello spettacolo in versione originale?

Sì, non c’è intervallo proprio per far capire quanto è dura. In effetti quello che si vede dall’inizio dello spettacolo è la conclusione di tre giorni di audizione, come in realtà è avvenuto per scegliere il cast.

 

Veniamo agli “A4M”, All for Musical…

E’ un quartetto nato da un’idea di Simone Sibillano, Luca Notari e Stefania Fratepietro, che mi hanno contattato chiedendomi se avevo intenzione di far parte di questo progetto. Le coreografie dello spettacolo sono di Giorgio Raucci e la supervisione artistica è di Alvise Sapori. Un lavoro montato in 15 giorni! Un excursus ad ampio raggio nel mondo del musical, con una piccola sezione dedicata a Disney, con la deliziosa voce di Stefania Fratepietro, che potrebbe essere una delle future doppiatrici della Disney per quanto mi riguarda. Ci avvaliamo di proiezioni video, montate registicamente da Simone Sibillano. E’ un’idea che vogliamo portare avanti per darci la possibilità di far vedere al pubblico le carte che tutti e quattro possiamo giocarci!

 

Dove ti vedi dopo “Chorus Line”?

La verità? Non lo so, perché facendo “Chorus Line” raggiungi un grande sogno, per cui adesso devo cercare di capire dove altro voglio arrivare adesso. E’ un punto di arrivo, parla di noi è il nostro musical. Spero di riuscire a trovare anche altre cose al di fuori del musical.

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