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					STEFANO CURTI:"E IL PROSSIMO 
					ANNO VI PORTO WEST SIDE STORY"
 
					Trieste, 22 aprile 2009 - Appena dopo la conclusione della 
					prima di Mamma Mia! 
					al Rossetti, poco prima di raggiungere il Café Rossetti per 
					il party, raggiungo Stefano Curti - il direttore 
					organizzativo del teatro - nel foyer. Visibilmente 
					soddisfatto, risponde volentieri alle mie domande.Stefano, gli applausi non si 
					sono ancora spenti; l'operazione
					Mamma Mia! si è 
					rivelata un grande successo...
 Non ha smentito la fama di musical campione d'incassi in 
					tutto il mondo. E' uno spettacolo entusiasmante, veramente, 
					che riesce a trasmettere la stessa energia in Inghilterra, 
					in America, in Corea, in Giappone e qui a Trieste: 
					dappertutto!
 E intanto è già annunciato 
					un grande titolo per la prossima stagione...
 Non si può restare e vivere sui successi: stiamo già 
					lavorando per l'anno prossimo, credo che ci sarà più di una 
					produzione internazionale che arriverà a Trieste, e la prima 
					di cui abbiamo già chiuso l'accordo è appunto
					West Side Story, 
					nell'edizione originale americana che sta facendo un tour 
					mondiale, e che a Londra ha ricevuto numerose nomination 
					agli Olivier Awards - fatto singolarissimo per una 
					produzione di giro - ed è uno spettacolo magnifico. Dagli 
					Abba passeremo a Leonard Bernstein!
 La prossima stagione Milano 
					offrirà La bella e la 
					Bestia, Roma la nuova produzione di
					Cats in italiano; 
					per Trieste quando saranno maturi i tempi per una produzione 
					stabile?
 Per una produzione stabile qui è difficile, perché già 
					abbiamo vinto lo scorso anno con una settimana di
					Cats, quest'anno
					Mamma Mia! rimane 
					due settimane, possiamo arrivare forse a tre o quattro; di 
					più francamente è molto, molto difficile. Però, chi lo sa... 
					Non mettiamo limiti a quello che può succedere. Abbiamo le 
					strutture, abbiamo un teatro come il Rossetti che è l'ideale 
					ed è uno dei pochi teatri storici che ospita una produzione 
					come Mamma Mia! 
					Questo è uno spettacolo che normalmente va nei palasport, o 
					in grandi teatri moderni; qui siamo in un teatro costruito a 
					fine Ottocento, che porta una delle più grandi produzioni 
					del Duemila.
 In una città che è forse la 
					più piccola tra quelle toccate dal tour internazionale...
 Assolutamente sì: la produzione aveva qualche perplessità a 
					venire a Trieste, inizialmente, perché di solito va in 
					centri da un milione di abitanti in su... E qui siamo a poco 
					più di duecentomila! Ma siamo riusciti a vincere le loro 
					perplessità iniziali perché abbiamo avuto la fortuna che lo 
					stesso team tecnico arrivato qui lo scorso anno per
					Cats è lo stesso che 
					segue Mamma Mia!, e 
					ha parlato in termini entusiastici del nostro teatro, e 
					quindi abbiamo vinto veramente una grande sfida.
 Ci aspetta un bel futuro per 
					il musical a Trieste, allora.
 Ci sarà un bel futuro, certo. Come ho detto pocanzi, ci 
					stiamo lavorando; posso dire che le produzioni 
					internazionali saranno più di una, non posso dire ancora 
					quali per scaramanzia perché le trattative sono in corso e 
					si definiranno nell'arco di un mese, al massimo. Però, già 
					l'aver annunciato, con un anno di anticipo, un capolavoro 
					assoluto come West Side 
					Story, sia anche una testimonianza del grande lavoro 
					che stiamo facendo in questo senso. La produzione di
					West Side è la 
					stessa del Rocky Horror
					che ha spopolato qui ad inizio aprile: sono rimasti 
					una settimana, avrebbero voluto rimanerci un mese, come 
					dappertutto! Stiamo veramente diventando un punto di 
					riferimento in Italia...
 
 Chiacchierando, siamo rimasti gli ultimi nel foyer. 
					Raggiungiamo la festa al Café Rossetti; e fino alle prime 
					luci del mattino, ospiti e cast hanno festeggiato l'ennesimo 
					successo di questo musical che non conosce crisi.
 
					
					Francesco Moretti |