BRIVIDI DIABOLICI

Roma, 23 ottobre 2008 - Alla fine rimane in scena solo il rasoio: e un brivido ti scende nella schiena. Tutto il cast è appena sparito, indietreggiando, fuori scena; per un attimo è rimasto solo Sweeney Todd, in un tetro cono di luce, col suo sguardo allucinato, a guardare il pubblico ammutolito: e ti vien da chiedere se quel rasoio dimenticato lì fosse un effetto voluto o un errore. Poi rivivi la serata: no, non può essere un errore, perché pur nel suo essere molto "minimal", questo allestimento del musical di Sondheim è curatissimo in ogni dettaglio, ti toglie il fiato nei momenti corali, ti diverte nei suoi momenti grotteschi e ironici, ti "attonisce" nei tanti momenti dark.

Contribuisce a rendere cupa l'atmosfera anche la Sala Uno, piccola realtà espositiva-teatrale ricavata nella navata centrale della cripta della Scala Santa di Roma: pareti con mattoni faccia a vista e ampie arcate, e una ripida gradinata per un centinaio di posti, che rendono familiare e intima la rappresentazione, esaltandola nella sua versione acustica, senza l'ausilio di microfoni e amplificatori.

L'allestimento è quello della BSMT di Bologna (già apprezzatissimo al Rossetti lo scorso marzo, ne ho parlato qui e qui con Shawna Farrell), rivisto nella regia da Marco Simeoli, nei movimenti coreografici da Fabrizio Angelini (e si vede il tocco preciso e di classe) e nella direzione musicale da Enrico Arias. Semplici scenografie in legno, spostate a vista dai performer, suggeriscono ambienti e situazioni, dalla pasticceria di Mrs. Lovett alla barberia di Sweeney, dal forno sotterraneo al balcone di Johanna.

Gli interpreti danno il meglio di se, aiutati dalla precisa e piccola band (piano, contrabbasso e percussioni), e rendono comprensibile l'intricata vicenda anche grazie ai sorprendenti testi adattati in italiano da Andrea Ascari.
Ottimo il cast: Andrea Croci (Sweeney Todd), spaventevole e diabolico e vendicativo, ma anche ironico nei duetti con la sinistra e simpatica Federica Ugolini (Mrs. Lovett); Edoardo Luttazzi (Antony), tenero e inguenuo, perfetto in coppia con Federica Risoli (Johanna); minaccioso e tormentato Lalo Cibelli (Giudice Turpin), così come il suo braccio destro Marco Romano (Beadle), che sfodera anche una bella voce lirica in un esilarante siparietto con Mrs. Lovett; Giuliano Costi è un buffo Pirelli, Elena Pelazza una "equilibrata" squilibrata ex moglie di Todd e Gian Luca Spatti, "motore" di questa operazione romana assieme ad Andrea Croci, un sorprendente e toccante Tobias, che si ritaglia uno dei momenti più belli di tutta la serata con Not while I'm around. Non che gli altri numeri musicali siano da meno, anzi: il complicatissimo The worst pies in London, Pretty Women (duetto tutto al maschile tra Todd e Turpin) e tutta la sequenza degli omicidi sono da antologia.

Spero vivamente che questa piccola produzione, fatta davvero da chi il musical lo ama e lo vive, prenda il largo e riscuota il successo che merita.

Francesco Moretti

info: www.sweeneytodditalia.com