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VINCENT

Musiche: Raffaele Paglione
Soggetto, Testi e Liriche: Anna Hurkmans

SINOSSI

Il musical “Vincent” parte da una domanda intrigante: perché il pittore Vincent van Gogh, oggigiorno uno degli artisti più noti, amati e quotati sul mercato, si sparò un colpo di rivoltella il 29 luglio 1890 in un campo di grano, all’età di 37 anni?
In un  processo post mortem  al pittore davanti ad un tribunale divino si cerca di trovare risposte a questo interrogativo. Qui van Gogh è invitato a dare una giustificazione al suo gesto estremo. Il ruolo di avvocato difensore è assunto da suo fratello Theo, confidente e fedele sostenitore di Vincent, della cui vita illustra gli episodi salienti. La tesi difensiva di Theo è la seguente: sono stati i contemporanei, che vedevano nel pittore solo un fallito, un disadattato e un incapace, ad averlo spinto al suicidio.

Le prime  scene  della vita di Vincent evocate da Theo mostrano una lunga serie di fallimenti:
dapprima come commesso di un mercante d’arte, poi come insegnante di francese e dopo come predicatore protestante. La sua storia d’amore con la prostituta Sien finisce male; Vincent l’aveva tolta dalla strada con la sua figlioletta e l’aveva ospitata cercando di riportarla sulla retta via. Ma lei lo lascia per riprendere il suo vecchio mestiere.
  
Anche la sua amicizia con l’ammirato collega pittore Gauguin è destinata ad una fine tragica: dopo un violento litigio Vincent taglia il proprio orecchio e lo porta all’amico nel bordello. Dopo quel fatto i cittadini della città provenzale di Arles, dove Vincent aveva sperato di trovare pace interiore e ispirazione, lo cacciano via come matto.
Vincent, che in vita sua era riuscito a vendere un solo quadro, cade in una profonda depressione. Dopo aver dipinto in pochi giorni alcuni dei suoi massimi capolavori si spara in uno dei campi di grano che aveva amato tanto. Forse anche la lettera di Theo trovata nella sua tasca  aveva avuto un ruolo in questa fine?

“Ho sofferto troppo” sono le parole con cui Vincent si discolpa nella canzone finale.
Infine sarà il pubblico, in veste di giuria, a dover rispondere al quesito del giudice: dopo aver conosciuto la vita di Vincent van Gogh, lo giudicate colpevole o innocente?

ATTO I

PROLOGO: I CORVI FATALI
Nella locanda Ravoux ad Auvers
VINCENT/MADAME RAVOUX/MONSIEUR RAVOUX
Il pittore Vincent van Gogh abita nella locanda dei coniugi Ravoux e sta mettendo gli ultimi tocchi al suo quadro "campo di grano con corvi". Madame Ravoux vede che Vincent sta leggendo una lettera di suo fratello Theo, che disdice la visita promessa. Per Vincent è una terribile delusione. Madame Ravoux guarda il quadro e lo trova inquietante. Vincent si lamenta degli odiati corvi, che rovinano i campi di grano. Poi chiede in prestito la pistola di suo marito per spaventare i corvi. L'uomo, non sospettando nulla, gli dà l'arma.
Canzone: Quei corvi neri che minacciano
BALLETTO DEI CORVI
In un campo di grano
VINCENT/BALLERINI (vestiti da corvi)
Il quadro di Vincent che stava sul cavalletto s'ingrandisce e si anima: i corvi, ballerini vestiti di nero ne escono e "volano" in cerchi sempre più stretti intorno a Vincent che grida angosciato. Poi si sente uno sparo, i corvi si ritirano nel quadro e Vincent giace per terra, gravemente ferito.
Musica: Il balletto dei corvi

SCENA I: NEL TRIBUNALE
In una stanza spartanamente ammobiliata, che serve da tribunale
VINCENT, GIUDICE, THEO, GOUPIL, IL PROPRIETARIO DELLA MINIERA, GAUGUIN, IL DIRETTORE DEL COLLEGIO, IL FARMACISTA
Dopo la sua morte Vincent è invitato dal giudice del tribunale divino a discolparsi per il suo suicidio. Suo fratello Theo accetta l'incarico di avvocato difensore. I contemporanei come il mercante d'arte Goupil, il proprietario di una miniera, il direttore del collegio di Isleworth, il collega pittore Gauguin e il farmacista di Arles descrivono Vincent come uomo fallito in tutti i campi. Theo risponde che nessuno di loro lo ha compreso come artista e come uomo.
Canzoni: Duetto Theo/Vincent La canzone del perdente

SCENA II : IMPARA L'ARTE…
Nella casa d'arte Goupil a Londra.
VINCENT, GOUPIL, LORD e LADY ROTSCHILD, DONNE DELLE PULIZIE, IMPIEGATI
Vincent van Gogh lavora come commesso presso la filiale londinese della casa d'arte Goupil. Alla sua richiesta Il padrone gli rifiuta con tono sarcastico la mano della propria figlia, ricordandogli le umili origini. Quando viene a sapere che Vincent ha sconsigliato al ricchissimo banchiere Rothschild di acquistare un quadro kitsch che piaceva alla moglie viene licenziato in tronco.
Canzoni: Sbrigati Caro Signor van Gogh, Duetto di Lord e Lady Rothschildt.

SCENA III : NEL TRIBUNALE
Theo racconta del ritorno in Olanda di Vincent. Là comincia a dipingere, perché ha scoperto che è il mezzo con cui riesce ad esprimersi meglio.
Canzone: Voglio dipingere

SCENA IV: I MANGIATORI DI PATATE
Nella casa dei contadini.
PADRE/MADRE/NONNA/ZIO/BAMBINA
Come nel famoso quadro la famiglia contadina si trova nella povera casetta intorno al tavolo, dove l'unica pietanza consiste in una scodella di patate. Tutti protestano di non poterne più, ma sono costretti a mangiarle perché non c'è altro.
Canzone:La canzone dei mangiatori di patate (quintetto)

SCENA V: NEL TRIBUNALE
Theo racconta che la donna giovane che aveva posato per il quadro era rimasta incinta e che Vincent era stato ingiustamente sospettato di esserne il responsabile. In seguito il parroco della cittadina vieta ai fedeli di posare per quadri, perché la cosa è considerata diabolica. Vincent, deluso, accetta un posto di insegnante in un collegio inglese.

SCENA VI: IL PROFESSORE DISTRATTO
Nel collegio di Isleworth, in un'aula scolastica.
PRESIDE/VINCENT/ALUNNI
Nella classe c'è un terribile baccano, gli alunni urlano e si picchiano e ballano sui banchi .(BALLETTO) Entra il direttore e non trova l'insegnante in classe. Alla sua domanda dov'è, gli alunni rispondono che è andato in giardino a fare un disegno. Quando rientra il direttore lo licenzia senza pagargli gli arretrati e non senza avergli strappato i disegni, umiliandolo di fronte agli alunni.
Canzone: canzone degli alunni. Duetto Vincent/preside: Signor van Gogh

SCENA VII: NEL TRIBUNALE
Theo racconta come Vincent tornò di nuovo in Olanda, dove voleva diventare predicatore protestante come suo padre.

SCENA VIII:L'INCONTRO FATALE
Sulla piazzetta di un villaggio olandese.
VINCENT /SIEN/ CONTADINI/CONTADINE
Vincent tenta di predicare ai contadini, ma le sua parole non trovano ascolto presso questi, che conducono una vita molto misera. Non vogliono belle parole ma pane e medicine. Quando comincia a piovere forte tutti scappano via, meno una donna con una bambina, che cercano di ripararsi con un logoro scialle. Non hanno dove andare. Vincent le accoglie nel suo povero alloggio.
Canzoni: La predica di Vincent.

SCENA IX: LA MADDALENA
Nell'alloggio di Vincent.
VINCENT/SIEN
Sien, la donna accolta da Vincent, racconta la sua vita. E'una prostituta, cacciata via dal suo protettore, senza casa. Vincent l'ospita insieme alla sua bambina e vuole redimerla. Sien è commossa dalla sua generosità e per gratitudine gli si offre. Ma Vincent non accetta e cerca di convertirla.
Canzone: La canzone di Sien.

SCENA X: IL RIMPROVERO DI ZIO MAUVE
Anton Mauve, zio di Vincent e il suo insegnante di pittura lo rimprovera per la sua relazione con una donna indegna di lui. Lo ingiunge di lasciarla, ma Vincent, furioso, lascia lo studio gridando che ama Sien.
Canzone: Vincent, tu sei mio nipote

SCENA XI: DUETTO DEI GIRASOLI
In un campo di girasoli Sien e Vincent cantano il loro amore, esprimendo la loro speranza in una vita migliore, ispirati dal gioioso giallo dei girasoli.
Duetto: I girasoli

SCENA: XII : NEL TRIBUNALE.
Theo racconta che tra Vincent e Sien è nata una storia d'amore, ma…

SCENA XIII : LA TENTAZIONE
Caffè sulla piazza del villaggio.
SIEN/ANNIE/CAMERIERE/COMMERCIANTI/CITTADINI
Sien incontra sulla piazza del villaggio dove vive con Vincent, Annie, una compagna con la quale anni fa aveva lavorato in un bordello. Annie è diventata ricca perché è diventata padrona della "maison". Offrendole champagne, dolci e bei vestiti convince Sien a riprendere il suo vecchio mestiere ed a lasciare Vincent. Le presenta un ricco commerciante ed insieme partecipano al ballo in piazza.
Canzone: Duetto Sien/Annie - musica: ballo popolare

SCENA XIV: L'INGRATA.
Nell'alloggio di Vincent
SIEN/VINCENT
Sien torna a casa con vestiti nuovi e piuttosto su di giri. Ha fatto nuove amicizie in paese, dove c'era una fiera. Vincent vuole sapere dove ha preso quei capi e che cosa ha fatto. Sien gli ribatte che è stufa della sua vita da reclusa, vuole vestiti e divertimenti, ha trovato ricchi clienti. Vincent, esasperato, l'apostrofa duramente ma è Sien stessa che se ne va con una carrozza che l'aspetta fuori.
Canzone: Duetto di Sien e Vincent: Ti chiedo di capirmi

SCENA XV: NEL TRIBUNALE
Theo continua il suo racconto. Vincent, disperato e pieno di sensi di colpa per aver lasciato andare Sien, si reca nell'inferno delle miniere del Belgio per dare conforto spirituale ai minatori.

SCENA XVI: L'INFERNO
Nel Borinage, all'uscita di una miniera.
VINCENT/LA MOGLIE DEL MINATORE/BAMBINO/PROPRIETARIO/MINATORI E DONNE
Una moglie aspetta invano il ritorno del marito dal lavoro quando risuona un urlo: c'è stato uno smottamento nella miniera e alcuni uomini sono rimasti feriti o uccisi. Il proprietario della miniera, accorso, si preoccupa solo delle sue perdite materiali. Vincent lo aggredisce con parole indignate, ma quando invita i minatori all'amore per il prossimo e alla rassegnazione cristiana, essi lo considerano un complice del padrone. Aggrediscono ambedue in un impeto di ribellione. Vincent riesce a scappare, il padrone è bastonato a morte.
Canzoni: Nero - Come non vergognarsi - Vincent, vieni qui - Morte al padrone

ATTO II

SCENA XVII: AL "MOULIN DE LA GALETTE"
Nel cabaret "Moulin de la Galette" a Montmartre
VINCENT/THEO/TOULOUSELAUTREC/GAUGUINLAGOULUE/SIEN/BALLERINE/ CLIENTI
Vincent, arrivato a Parigi è stato trascinato contro voglia nel cabaret. Toulouse Lautrec racconta aneddoti su altri colleghi pittori e con Gauguin scherza con le entraineuses. Vincent spiega a Gauguin il suo progetto di fondare una confraternita di pittori nella Francia del Sud. Dopo un travolgente can-can appare una procace "sciantosa", che canta il suo numero. Vincent riconosce in lei Annie e le chiede di Sien. Annie racconta che Sien si è suicidata. Vincent, colpito dolorosamente, lascia il locale.
Canzoni: Signor Gauguin, vi ammiro da tanto – La ballata di Toulouse Lautrec - Io, la diva

SCENA XVIII: NEL TRIBUNALE.
Theo racconta del trasferimento di Vincent in Provenza, ad Arles, dove rimane incantato dal paesaggio, splendida fonte d'ispirazione pittorica con i suoi campi di grano e girasoli..

SCENA XIX: IL PARADISO
Nella casa della famiglia Roulin a Arles.
VINCENT/MADAME ROULIN
Vincent è diventato molto amico del postino Roulin e di sua moglie. Il postino gli ha portato una lettera da Parigi nella quale il collega pittore Gauguin annuncia il suo arrivo. Vincent è al settimo cielo, spera di fondare l'agognata confraternita di pittori ad Arles e ha preso in affitto una casa sulla piazza, la casa gialla. Descrive con grande entusiasmo la sua camera da letto alla signora Roulin , che poi canta una ninna-nanna alla sua figlioletta. Vincent, felice, dipinge questa scenetta di perfetta serenità familiare dove, per la prima volta, si sente felice.
Canzoni: La canzone della casa gialla - Ninna-nanna

SCENA XX: NEL TRIBUNALE
Theo illustra il fecondo periodo artistico di Vincent, che dipinge per Gauguin il quadro con i suoi famosi girasoli. L'amico arriva e Vincent si aspetta moltissimo dal loro sodalizio.

SCENA XXI: NEL SANCTA SANCTORUM DELL'ARTE
Nel museo di Montpellier
Gauguin è arrivato e si reca con Vincent al museo di Montpellier. Stanno insieme in ammirazione davanti al quadro "La morte di Sardanapalo" di Delacroix. Ma mentre l'ammirazione diVincent diventa quasi estatica, il dongiovanni Gauguin scherza sulle nudità delle modelle.
Canzone: Oh, Paul

SCENA XXII: NEL TRIBUNALE
Theo racconta che il rapporto con Gauguin sta per esplodere.

SCENA XXIII: LA ROTTURA DI UN' AMICIZIA .
VINCENT/GAUGUIN/ MADAME ROULIN/UNA PROSTITUTA
Sulla terrazza del caffè "Forum" ad Arles, la vigilia di Natale.
Vincent ha visto che Gauguin, dopo pochi mesi di permanenza sta facendo le valige e gliene chiede la ragione. Gauguin risponde che hanno caratteri troppo diversi, che la pensano diversamente anche in pittura, che non possono andare d'accordo. Ilò loro litigio è interrotto da Madame Roulin che li invita alla pace, è la notte di Natale! Quando se ne è andata a Messa Vincent supplica l'amico di rimanere, l'altro diventa sempre più insofferente e insulta Vincent e suo fratello Theo. Vincent, che è già fuori di sé a causa del troppo alcol, vuole aggredire Gauguin con un rasoio, ma questi lo schiva e scappa. Vincent, disperato, si recide un orecchio, lo incarta e lo vuole regalare all'amico.Vede passare una prostituta e nel suo delirio la crede Sien.
Canzoni: Duetto Paul/Vincent

SCENA XXIV: NEL BORDELLO
Davanti al bordello di Arles.
LA MAITRESSE/TRE PROSTITUTE MARTINICANE/GAUGUIN/RACHEL
Alcune prostitute martinicane aspettano clienti, ma la serata è poco promettente, solo Gauguin è entrato nel bordello. La maitresse invita le ragazze a ballare un ballo esotico per l'ospite. Da lontano vedono arrivare Vincent, che chiama ad alta voce l'amico. Vincent, ormai delirante, vede nella prostituta Rachel Sien e le mette in mano il "regalo", il pacchetto con il suo orecchio. La donna, aprendolo, sviene.
Canzoni: Canzone delle puttane di Arles - Rosso (La canzone di Vincent)

SCENA XXV:LA CACCIATA
Piazza Lamartine ad Arles davanti alla casa gialla di Vincent.
VINCENT/FARMACISTA/CITTADINI E CITTADINE/GENDARMI
La notizia dell'automutilazione di Vincent si è sparsa per la cittadina e un gruppo di cittadini si è riunito sotto la casa gialla. La gente non accetta il pittore, per giunta straniero e rosso di capelli e ne chiede ad alta voce la cacciata. Dei ragazzi gettano pietre contro la finestra di Vincent che alfine appare come "ecce homo", chiedendo comprensione. Ma la cittadinanza esulta quando arrivano i gendarmi che su ordine del sindaco traducono il pittore in manicomio.
Canzone: La canzone dei bravi cittadini di Arles.

SCENA XXVI: NEL TRIBUNALE.
Theo racconta gli ultimi giorni dell'infelice fratello che dopo aver dipinto i suoi ultimi capolavori cade in una profonda depressione della quale si ascrive la responsabilità.
Canzone: La canzone di Theo.

SCENA XXVII: LA COLPA DI THEO
Nell'appartamento parigino di Theo.
THEO / JOHANNA, sua moglie
Teo arriva a casa distrutto; ha problemi con i datori di lavoro che non vogliono concedergli le ferie e intanto la sua salute è precaria. Tuttavia nella domenica libera vuole andare a trovare Vincent ad Auvers. Johanna, ponendogli un aut-aut lo costringe a rinunciarvi e lo obbliga a scrivere una lettera a Vincent per disdire la visita.
Canzone: Vincent, tu pensi solo a Vincent

EPILOGO
VINCENT/THEO/GIUDICE/SIEN E TUTTI GLI ALTRI
Il giudice, dopo aver ascoltato tutta la storia della sua vita invita Vincent a discolparsi. Questi spiega la sua disperazione nella canzone finale: ho amato troppo, ho sognato troppo, ho creduto troppo ma mi hanno ferito troppo ed io ho sofferto troppo… Si rivolge allora direttamente al pubblico che come giuria popolare deve decidere se è colpevole o innocente. Tutti i testimoni riconoscono infine la grandezza artistica e morale di Vincent e le loro esclamazioni "non colpevole" si sovrappongono in un impressionante crescendo corale.
Canzoni: La canzone del troppo