LA RAPSODIA SIA CON NOI

Colonia, gennaio 2006 - Bisogna assistere a We will rock you senza aspettarsi un concerto dei Queen, senza paragonare gli artisti sul palco al compianto - e inarrivabile - Freddy Mercury, ma attendendosi un musical-tributo alla celebre rock band britannica, uno show vivace, divertente ed estremamente coinvolgente. A Colonia il copione è stato adattato e infarcito di riferimenti alla storia recente della musica tedesca, e alcune canzoni sono state tradotte. Ma questo, invece di rovinare il prodotto finale, ha fatto sì che la creatura dei mitici Brian May e Ben Elton si rinnovasse e incontrasse un enorme successo di critica e pubblico anche in Germania. Gli stessi “genitori” di questo musical hanno approvato questa versione e contribuito alla scelta del cast, che si rivela infatti di grande talento ed energia contagiosa.  

Scenografie non complicatissime ma di grande effetto, voci fuori campo e luci accattivanti fanno da cornice ad un cast di fuoriclasse. Basti considerare che il ruolo di protagonista, l’eroe Galileo Figaro, è interpretato in un’alternanza perfetta da Alex Melcher e Serkan Kaya, entrambi facenti parte del cast principale. Sono bravissimi e danno vita a due interpretazioni molto diverse. Alex (già in Tanz der Vampire a Vienna; Saturday night fever, Jesus Christ Superstar, e altri in Germania) ha una gran bella voce e una grinta notevole con cui riesce a coinvolgere il pubblico dall’inizio alla fine. Serkan (che avevo già adorato a Vienna nei panni di Luigi Lucheni in Elisabeth) crea sempre qualcosa di nuovo, immedesimandosi in tutto e per tutto nel suo personaggio, sezionandolo, analizzandolo, ricostruendolo e dandogli nuova vita. Il Galileo di Serkan trasmette energia da tutti i pori e crea un legame forte con il suo pubblico. Con la sua voce “agile” e versatile, e la sua base da attore di prosa, riesce a dare quel “qualcosa” in più e mantenere il suo stile inconfondibile nei dialoghi come nei numeri cantati.

La giovane protagonista femminile, Scaramouche, viene interpretata da Vera Bolten (già Eponine in Les Miserables-versione tedesca ), perfetta dal punto di vista interpretativo, e dotata di una voce molto particolare. Anche lei salta e balla sul palco con un’agilità ed un’energia incredibili. Ci sono poi la coppia JB e Ozzy . Il primo è un ruolo molto divertente interpretato da DMJ, un artista americano molto in gamba e con una presenza scenica notevole. Stupenda la sua compagna: Michaela Kovarikova, cantante Ceca adottata da Vienna in occasione di Tanz der Vampire e poi arrivata in Germania. Suo il momento più toccante della serata con una “No-one but you” interpretata con voce stupenda e con una nota leggermente “blues” che, insieme alla dedica agli eroi della musica rock, dona un’intensità particolare al pezzo. A loro e ai "Bohemians" la responsabilità di “Headlong”, “This crazy little thing called love”, “I want it all”.

Importantepiù è il ruolo di Bap (James Sbano), mentre il cattivo Khashoggi, nonostante sia spesso sul palco, rimane un ruolo “debole”. Viene interpretato comunque egregiamente da Martin Berger (altro artista austriaco “cresciuto” a Vienna e “prestato” a Colonia) che gli dà il necessario tocco ironico. E ora lei, la Killer Queen, interpretata dalla svizzera Brigitte Oelke, che con la sua voce calda e vagamente “nera” dona al suo personaggio una forza incredibile. Trasformerebbe qualsiasi canzonetta in qualcosa di speciale, figuriamoci cosa succede se canta “Play the Game”, “Killer Queen”, “A kind of magic” o “Another one bites the dust” ! Ho avuto la fortuna di vederla più di una volta, ed ha suscitato regolarmente applausi di un pubblico entusiasta.

Lo spettacolo nasce “piano”: “Radio GaGa”, “I want to break free”, “Under pressure”, “Somebody to love”, “Hammer to fall”... in un crescendo fino ad arrivare al glorioso risveglio del Rock con “We are the champions” e “We will rock you”. E quale modo migliore di concludere se non con proprio la “Bohemien Rhapsody”, iniziata da Galileo e poi integrata da tutti i personaggi ?! E' impossibile non farsi coinvolgere dal ritmo della musica incalzante e dall’energia incredibile di questi ragazzi. 

Se a questo si aggiunge che Colonia è una città stupenda e la gente molto cordiale direi che la gita vale sicuramente la pena. L’unico neo sono forse i prezzi dei biglietti… un po’ cari, anche se bisogna dire che il Musical Dome dove We will rock you prende vita ogni sera è tanto brutto fuori (lo chiamano Mull Sack – sacco dell’immondizia) quanto funzionale dentro: da qualsiasi posto si vede e si sente perfettamente. Un’altra cosa simpatica è che all’interno del Musical Dome c’è un bar che è luogo di ritrovo degli artisti dopo lo spettacolo. E’ quindi possibile incontrarli e scambiarci un paio di chiacchiere con calma: sono tutti molto disponibili e simpatici.

Maria