LA MUSICA VA...

Dopo il grandissimo successo di "Pinocchio - Il grande musical", una nuova scommessa vinta per Saverio Marconi e la Compagnia della Rancia! Finalmente in Italia la versione nostrana di "The sound of music" (Tutti insieme appassionatamente), musical firmato Rodgers&Hammerstein, rimasto nel cuore del grande pubblico grazie alla versione cinematografica di Robert Wise con protagonisti Julie Andrews e Christopher Plummer.

Lo spettacolo segna il debutto teatrale di Michelle Hunziker nei panni della giovane postulante Maria. La affianca un affascinante comandante Von Trapp, interpretato da Luca Ward, che però, a dire il vero, in questa versione teatrale riesce difficilmente a rubare la scena alla celebre bambinaia. Hunziker si è dimostrata una rivelazione nel canto, certo siamo lontani dal timbro pieno e deciso di Julie Andrews, ma la showgirl ha saputo dare alla sua Maria una dolce e contagiosa verve (anche se si nota qualche scivolone qua e là per quanto riguarda i testi del copione); ottima prova d'attore (ma non poteva essere altrimenti) per Luca Ward. Strepitoso il resto del cast, a cominciare dai sette ragazzi Von Trapp, tutti dotati di gradevolissime voci. In scena si nota la simpatia del ruolo della baronessa Elsa (Alberta Izzo), cosa che dal film non traspare; pregevole il duetto romantico tra la giovane Liesl (Arianna Sala) e il postino Rolf (Livio Salvi). Nel cast troviamo una vecchia conoscenza della Rancia e di altre produzioni: Alessandro Zaffanella ("Grease", "Cleopatra") che qui si esibisce in uno strepitoso acuto durante la scena del Festival di Salisburgo. Si ritaglia un'interpretazione superba Christine Grimandi (già Monaca di Monza nei Promessi Sposi di Tato Russo nonché applaudita Norma Desmond nell'edizione tedesca di Sunset Boulevard di Andrew Lloyd Webber): la sua Madre Superiora si fa ricordare tra gli aspetti più apprezzati e coinvolgenti dello spettacolo.

Tra le sdolcinate e celeberrime canzoncine ("Le cose che amo di più", "Do se do qualcosa a te...", "Quindici anni, quasi sedici"), gli innamoramenti, le titubanze della protagonista, un momento di forte impatto è il violento irrompere della barbarie nazista nella felice Austria, reso con grande impatto visivo in questa produzione con un vero colpo di scena, dopo il quale tutto si tinge di fosche ombre inquietanti, per riscattarsi solo nel lieto fine denso di speranza ma non stucchevole.

Roberto Mazzone