LA  MAGIA DEL SABATO SERA

La Febbre Del Sabato Sera prodotta da Planet Musical con la regia di Massimo Piparo andata in scena al Teatro Nazionale di Milano è una performance assolutamente di alto livello! La versione concert-live di quest’estate non era che un’ombra di questo che è ora un lavoro curato nei minimi particolari e che, mi pare di capire (personale entusiasmo a parte), mette d’accordo tutti! Anche per quanta riguarda chi è maniacalmente appassionato della versione cinematografica e non può evitare di fare confronti, perché ritrova qui fedelmente tutti i particolari e tutti i personaggi, caratterizzati nel rispetto dell’originale.

Sebastien Torkia è Tony Manero. Incontestabilmente: il miglior ballerino dell’Odissey 2001 con una voce da brividi, una presenza scenica debordante e la bravura necessaria per recitare adeguatamente in un italiano che pur se non è la sua lingua madre, gestisce perfettamente! Il pubblico lo ama a prima vista e glielo conferma con applausi calorosissimi.

Ugualmente strepitosi i suoi amici Baroni. Tutti e 4 in scena insieme sono una forza della natura: energia pura. E se Cristian Ruiz/BobbyC ha un’ "primo piano" in più quando commuove tutti con la struggente TRAGEDY, non gli sono da meno l’acrobatico folletto Joey di Eros Conforti, il carismatico Double J di Giorgio Raucci e lo spericolato Gus di Giuseppe Galizia. Ugualmente splendide le due interpreti principali.

Amatissima, meritatamente Francesca Taverni. Irresistibilmente glamour la Stephanie di Silvia Specchio: grande classe nei numeri di danza e uguale Stile nel canto. Magnetica presenza il DJ Monty del vulcanico Bob Simon: un maremoto di energia che inonda e travolge il pubblico. Preparatevi: scende in platea per farvi cantare con lui!!

Le musiche sono un cult: sfido qualcuno a resistere dal canticchiare "ah-ah-ah-ah…stayin’ alive" appena sente l’accordo del celebre pezzo. Lode e bacio accademico all’orchestra: 10 elementi che creano veramente LA magia! Forse qualche problemino ancora con l'acustica, ma risolvibile.

Funzionali anche se non ricchissime le scenografie: grande impatto ha il ponte di Brooklyn, su cui viene eseguita una coreografia davvero spettacolare. Personalmente mi è piaciuto molto il grande specchio SULLA pista da ballo dell’Odissey 2001, che crea un effetto "folla" e da' una simmetria quasi aerea alle perfette coreografie. I numeri coreografici sono tanti, eterogenei e inverosimilmente trascinanti. Strepitoso il corpo di ballo. Eccelsi, potenti, e pieni di charme tutti, inguainati in costumi che richiamano le atmosfere degli anni ’70 magnificamente. Tutta la sala era rapita dalle loro esibizioni! Un applauso speciale ai solisti della gara di ballo, Chester/Alexis Alvarez e Shirley/Graziella Statile, Cesar Rodriguez/Maurizio Gibin e... impossibile non rimanere folgorati dalla grinta e dal fascino felino di Maria Huerta/Mena Pascale.

I dialoghi sono fedeli, essenziali ed efficaci. Protagonisti assolutamente all’altezza nella recitazione. Sapientemente caratterizzati anche i ruoli secondari. Il mio BRAVO particolare ad Igino Massei, che da corpo in maniera sapientemente distinta al bonario sig. Fusco e al sanguigno papà Manero e BRAVO anche Carlo Spanò, convincente fratello-prete Frank jr.

Come altri Amici, non ho amato particolarmente la scelta di mettere in scena i Bee Gees. Spesso la loro presenza è discutibile. Ma è un'idea del tutto personale: i miei "vicini di poltrona" invece, commentavano che era un "richiamo" epocale divertente.

Ritengo che il risultato finale sia sicuramente da promuovere a pieni voti. Confezionato soprattutto con palpabile passione. L'impatto è... come una bottiglia di spumante scossa e lasciata esplodere per il migliore dei brindisi: vi ubriacherà!

Cheers!

Mimma De Felicis

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