DANCE! TRIONFA IL MUSICAL-REVUE DELLA RANCIA

"That's Entertainment!" mi verrebbe da esclamare dopo la visione del nuovo musical targato Saverio Marconi, uno spettacolo gioioso, simpatico e leggero, per passare due orette in grintosa allegria, trascinati da musiche gustose e da un cast strepitoso. Dance! ci apre le porte di una sorta di Paese delle Meraviglie dello show-businness, in cui Shakespeare incontra Grease, la danza classica convive magicamente col funky e duetti d'amore si alternano a coreografie da video-clip, il tutto per lasciarci senza fiato in un turbinio di ritmo, risate e sfarzosità. Ecco dipanarsi la storia di Dick e Bea, coreografo classico lui cantante pop lei, ex-amanti divisi da diverse scelte artistiche e costretti a lavorare insieme, colpevoli gli intrighi della mecenate americana Tina. Non penso di infrangere nessun tipo di suspence svelando che alla fine l'happy-end è garantito: la trama è un gradevole pretesto, nella miglior tradizione del musical-revue, per mettere in mostra bellezze e bravure. Raffaele Paganini è in ottima forma e dimostra discreta convinzione nel canto e nella recitazione, confermandosi il grande ballerino che tutti conosciamo. Al suo fianco la splendida Renata Fusco, voce, danza ed energia, il tutto ad altissimi livelli, nonostante il personaggio difficile della "primadonna". Tre scene in particolare valgono il prezzo del biglietto: "Tre Settimane (Sensazionale!)", degna conclusione del primo atto che, grazie a un motivetto molto coinvolgente cantato e ballato da tutta la compagnia, esprime con grande efficacia l'entusiasmo che si respira durante le prove di uno show; "Batti Il Tempo", crescendo coreografico con un arrangiamento molto moderno (ma il sound di tutta l'opera non è mai datato) grazie a un utilizzo molto teatrale della sezione ritmica (la collaborazione musicale di Mark Hummel e Ted Sperling, due veterani di Broadway, si è rivelata vincente); "L'Amore è Tutto Per Me", ottimistica e buffissima "cavalcata" rievocativa dei numerosi ex-mariti a opera dell'irrefrenabile affabulatrice Tina Cooper. Questo personaggio, grazie a una Chiara Noschese istrionesca e imperdibile, dai tempi comici svizzeri e in palla come non mai, merita i complimenti più sinceri e rappresenta a mio parere la più feconda fonte di risate in un musical italiano dai tempi del Gigi Proietti dei Sette Re Di Roma. Non manca però la riflessione e il sentimento ed è una piacevole sorpresa il talento di Marco D'Alberti, nei panni di Juan, il guastafeste di turno che in "Perchè" esprime tutto il sincero sdegno per le idee troppo spregiudicate di Dick. Deliziosi fidanzatini da commedia dell'arte Fabio Ingrosso e Simona De Nittis, anche se il loro duetto "Cuore e Anima" poteva essere, musicalmente, più convincente e moderno. Tutti bravissimi e affascinanti gli altri componenti del cast, bravi ballerini e cantanti, forse con qualche sparuta lacuna nella recitazione, ma non si trattava per fortuna di recitare un vero Shakespeare! Altre note dolenti certe liriche un po' piatte, come quelle di "Ghiaccio" e di "Se Adesso Te Ne Vai" e certi cambi d'umore troppo repentini nei personaggi, ma siamo nel territorio frizzante e ilare della rivista, non in un dramma di Victor Hugo, quindi tutto è perdonabile. Il pubblico del Teatro Nuovo non poteva essere più numeroso, caloroso e fanatico. Il successo di Dance! è tale che dopo un mese di repliche da tutto esaurito la Rancia è stata "costretta" a programmare nuove repliche da Maggio. Per un musical nuovo, totalmente italiano, non c'è male.

Franco Travaglio

TORNA SU

TORNA
a DANCE