"BULLI E PUPE" DECOLLA TRA APPLAUSI E RISATE

Anche nelle adorate Marche, è ripartita la stagione teatrale. E non poteva avere battesimo migliore che il musical della Rancia BULLI&PUPE. Qualcuno di voi ne ha visto l'anteprima quest'estate a Trieste? Io l'avevo "annusato" in quell'occasione e se qualche piccolo dubbio mi era rimasto, la rappresentazione che ne ho visto a Fermo li ha dissipati tutti. Ho avuto la sensazione di un allestimento rodatissimo (ed era solo il terzo giorno di replica), con un cast davvero affiatato e tutto quasi maniacalmente curato nei minimi dettagli.

Lo spettacolo è brillante, ironico, divertente, musicalmente accattivante (personalmente le traduzioni non mi sono dispiaciute affatto!), rassicurante. Nel senso che visto il titolo famoso, ci si aspetta di riconoscerci il film. Aspettativa rispettata in pieno: si decolla (nel vero e proprio senso del termine: chi andrà a vederlo a teatro scoprirà perché) per uno spensierato viaggio di due ore di puro e professionalissimo entertainment stile vecchia Hollywood!

Se il titolo, cult storico del musical, è già di per sé una garanzia, sicuramente lo è altrettanto la presenza di Fabrizio Angelini alla regia e alle coreografie. Decisamente sua maestà Saverio Marconi non poteva trovare migliore Principe Ereditario! Alla sua corte si muovono con straordinaria disinvoltura sia nel canto che nel ballo che nella recitazione, non solo i quattro bravissimi protagonisti, ma tutta la numerosa corte di sudditi co-protagonisti e corpo di ballo. Un applauso speciale a tutti: sorprendenti le voci dei televisivi Autieri e Borghetti, così come la disinvoltura della Massironi nel canto e con le scarpe da tip-tap, irresistibile la verve di Gianfranco Phino.

Ricchissimi i costumi, particolareggiati nel minimo dettaglio: borsette, cappellini, piume, stole, garofani all'occhiello. un trionfo di alta sartoria. Funzionali le scenografie. Minimaliste nella scelta "scorrevole" di alcune scene, semplicemente sbalorditive in altre. Fra tutte, spettacolare riscontro riscuote la scena cubana, sicuramente di grande impatto, ma io sono rimasta letteralmente a bocca aperta davanti al "quadro" della bisca, dinamico, potente, altamente spettacolare!

Con tanta modestia mi hanno detto che ero stata particolarmente fortunata nella scelta della replica: impianto audio perfetto (le basi non avrebbero infastidito neanche il più ostile dei detrattori!), luci hollywoodiane, tempi comici da manuale, sincronismo coreografico talmente perfetto che sembrava di assistere ad una registrazione montata. Non è stata però la semplice sensazione che fosse un giorno "di grazia", ma si è percepito tutto l'impegno, la professionalità, la passione per il proprio lavoro e il rispetto/amore per il pubblico che era in sala. Ovviamente ricambiato con boati di applausi.

Mimma De Felicis

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